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La voce dei popoli nativi australiani nell’arte di Maree Clarke

Apre la mostra “Welcome to Barerarerungar”, primo evento del progetto "Fuori Sede"

La voce dei popoli nativi australiani nell’arte di Maree Clarke

È aperta dal 12 aprile al 28 luglio la mostra “Welcome to Barerarerungar”, personale di Maree Clarke, artista indigena australiana di rilievo internazionale, la cui creatività si articola tra riappropriazione del patrimonio culturale nativo e sensibilità ecologica.

La mostra - curata da Valentina Gensini e Renata Summo O'Connell e prodotta dall’Ateneo fiorentino in occasione del centenario nell’ambito del Progetto Fuori Sede e da MUS.E, col contributo di Fondazione CR Firenze, nell’ambito del Progetto RIVA – si svolge in due diverse sedi che ospitano le installazioni dell’artista: il Museo di Antropologia ed Etnologia del Sistema Museale di Ateneo (via del Proconsolo, 12) e il MAD Murate Art District (Piazza delle Murate).

Il progetto espositivo site-specific – che rappresenta la prima monografica in una istituzione pubblica europea dell’artista indigena - è il risultato della residenza d’artista, realizzata da Maree Clarke presso MAD insieme a giovani artisti e studenti universitari.

L'artista - premiata nel 2023 da Creative Victoria, Australian Centre for Contemporary Art (ACCA) e TarraWarra Museum of Art con il prestigioso Yalingwa Fellowship - riesce a onorare temi dolorosi come la terra perduta, le pratiche culturali e i linguaggi scomparsi, invitando il pubblico a comprendere e rispettare le tradizioni dell’antichissima cultura dei popoli nativi, in particolare quelli del sud-est australiano.

Di grande impatto risultano le installazioni all’interno del cortile di Palazzo Nonfinito (presenti anche sulle facciate delle antiche carceri del Complesso delle Murate): i volti indigeni coi segni del lutto alludono alla storia coloniale europea e sembrano osservare il visitatore dal museo stesso come per riappropriarsi della storia dell’Oceania, rappresentata dai preziosi reperti custoditi dall’istituzione museale.

“La mostra è il primo evento del progetto Fuori Sede, un’iniziativa di public engagement del centenario dell’Ateneo fiorentino, che, attraverso la formula della residenza di artista, si propone di portare l’arte contemporanea nei luoghi universitari – spiega la delegata della rettrice Frida Bazzocchi –. A inaugurare questo percorso, svolto in collaborazione con il Comune di Firenze, è Maree Clarke, un’artista che si è fatta apprezzare in tutto il mondo per l’incessante impegno volto a preservare e tramandare la memoria dei popoli nativi australiani, tema su cui ha saputo sensibilizzare, all’interno di alcuni incontri, studenti provenienti da diversi corsi di laurea del nostro Ateneo.  Per la vicinanza con le tematiche affrontate, abbiamo scelto di collocare la sua opera all’interno di Palazzo Nonfinito, sede del Museo di Antropologia ed Etnologia. La sala Oceania offre infatti una collezione di reperti di valore storico e culturale straordinario che, grazie a questa iniziativa, potranno essere ulteriormente promossi all’interno della nostra comunità e nel territorio”.

L’esposizione ha il patrocinio del Comune di Firenze  e la collaborazione di Artegiro e Vivien Anderson Gallery. La mostra sarà valorizzata in collaborazione con gli studenti dell’Ateneo e dell’Accademia di Belle Arti.

11 Aprile 2024

 

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